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Le destinazioni incentive più cool

MIL le destinazioni incentive più cool del 2013-blog
Incentive timeless

Così Milena Mineo, titolare dell’agenzia di comunicazione ed eventi top level Mil, ci porta nei tre paesi booming del momento, perfette mete per un incentive ad alto tasso creativo: Cina, Brasile, Australia. Suggerendoci un viaggio-sfida anche nell’outstanding Nuova Zelanda

L’incentive come strumento di comunicazione aziendale. Ma anche come elemento di formazione individuale e occasione per rigenerarsi e reinventarsi. È questo il valore aggiunto che Milena Mineo, da anni punto di riferimento nel settore dei viaggi motivazionali, dà a chi si rivolge alla sua agenzia milanese Mil.

«Mai come adesso si avverte l’esigenza di far compenetrare queste due anime», spiega l’imprenditrice, «la crisi che stiamo vivendo ci obbliga a rivedere il nostro modo di pensare e di affrontare la vita in ogni suo aspetto, dal lavoro al tempo libero».

Si torna a dare valore alle cose essenziali, si ricerca l’autenticità, ma anche il confronto con il diverso, perché è dalla conoscenza dell’altro, che si può imparare qualcosa di più di se stessi

Immaginare per innovare immagine

Un’esigenza molto sentita anche dalle aziende, come riferisce la stessa Milena: «Oggi, per motivare un team, si deve saper offrire un’esperienza capace di suscitare forti emozioni e in grado di proiettare il viaggiatore in un’altra dimensione. Uscire dal contesto usuale e confrontarsi con modelli di cultura e business differenti rompe, infatti, uno schema che è, innanzitutto, mentale.

Allora il viaggio diventa occasione per “andare dentro” luoghi, cose e persone e trovare nuovi significati». Viaggiatrice per lavoro (e per passione), ma soprattutto at-tenta osservatrice di mood e tendenze, Milena Mineo ha scelto, per il 2013, tre destinazioni incentive che, in virtù del boom creativo ed economico che stanno vivendo, si prestano meglio di altre ad innescare questa sana “rottura” di pensiero e a fornire nuove idee, nuovi stimoli creativi da “portare a casa”. I paesi sono: Brasile, Cina, Australia, con l’outsider e out-standing Nuova Zelanda, la vera sfida per un evento motivazionale dal forte impatto emotivo.

Abbiamo chiesto a Milena di raccontarceli in pillole, dandoci di ciascuno, solo qualche piccola suggestione per nulla togliere al piacere della scoperta. Dopodiché, non ci resta che partire, e an-dare a verificare di persona, con un’unica avvertenza: «viaggiare leggeri, possibilmente, con bagaglio a mano e spirito libero!».

BRASILE

Lontano geograficamente, ma vicino per lingua, mentalità e religione è una destinazione in piena espansione, sia dal punto di vista culturale che economico.
L’allegria e la spontaneità. Qui ci si può dimenticare tranquillamente delle formalità, anche in presenza di personaggi autorevoli.

CINA

È un Paese fondamentale della nuova geografia economica e culturale. Impagabile l’emozione che si prova atterrando in questo luogo così lontano da noi per tradizioni e atmosfere, che, tuttavia, sta diventando sempre più vicino.
Uno sguardo fresco e vergine. L’energia che si respira, per esempio a Shanghai, è introvabile altrove.

AUSTRALIA

 

È il nuovo mondo. Da non paragonare, come molti fanno, agli Stati Uniti. Colpisce per la fusione tra cultura orientale (malese, balinese e cinese) e anglosassone. Ma soprattutto, per la potenza della natura. Natura ospitale, ma che si deve imparare a conoscere, se si vogliono evitare brutte sorprese. La curiosità, il gusto dell’avventura, ma anche una grande attenzione: qui il modo di dire ricorrente è watch your step, guarda dove metti i piedi. Ma anche guarda in alto: non è infrequente uscire da un locale di Port Douglas e imbattersi in un pitone penzolante su un albero, oppure ritrovarsi faccia a faccia con un coccodrillo mentre si passeggia incautamente su una spiaggia di Kemp.

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