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Ripartire, in primo luogo dall’Italia

turismo italia riparte

“Per mettere alla prova la realtà bisogna farla camminare su un filo teso”

Scriveva Oscar Wilde a proposito del paradosso, quel genere di ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.
E niente più dei tempi che stiamo vivendo dimostra come la realtà sia in bilico. Un esempio di paradosso? Nell’Italia in zona rossa non si può uscire, se non per le ragioni arcinote, salvo che non si debba partire per le vacanze all’estero: in questo caso si può raggiungere l’aeroporto e decollare verso la meta desiderata.
La più gettonata in queste ore? Le isole Baleari.

La contraddizione è stata fatta notare da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che ha commentato così la nota del Viminale che ha permesso gli spostamenti verso gli aeroporti per dirigersi all’estero: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia. Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.

È un punto di vista che in MIL sentiamo di condividere, mentre nel nostro Paese è tutto fermo, infatti, Spagna e Grecia riaprono al turismo straniero, si preparano per l’estate e già registrano il tutto esaurito, sottraendo quote di mercato alle nostre strutture ricettive chiuse per covid.
E anche per noi italiani, come sta accadendo ai turisti francesi e tedeschi, basta prendere un aereo per Madrid o per le Baleari, oppure prenotare una crociera e il problema è risolto. Ma con un mondo del turismo in ginocchio, questa contraddizione appare troppo stridente.
Perché in sostanza, a parte i territori non appartenenti all’Ue, le restrizioni da rispettare e il tampone rapido a cui sottoporsi una volta tornati sul suolo nazionale, per noi italiani la vacanza è consentita quasi ovunque… tranne che in Italia.

Eppure la soluzione esiste, e per noi di MIL Inventive si riassume in tre S:

Sicurezza
Semplicità
Strategia

Perché oggi chi viaggia non cerca solo il prodotto, ma esperienze di cui fidarsi.

ricominciare a viaggiare in Italia

Le Tre S di MIL per ripartire, IN PRIMO LUOGO DALL’ITALIA

Sicurezza: Corridoi turistici

È necessario creare corridoi turistici (o bolle), cioè consentire viaggi verso determinati Paesi (quelli a basso rischio e che a loro volta accetterebbero viaggiatori italiani) con tutte le tutele, cominciando proprio dai tamponi.
In questo modo potremmo tornare a viaggiare liberamente, in sicurezza, con la solidità e la garanzia di un consulente alle nostre spalle.

Semplicità: Regole chiare

Un esempio di semplicità è il passaporto sanitario digitale: una app che contiene tutte le informazioni sanitarie dei passeggeri, e cioè risultati di test Covid effettuati prima di partire e le eventuali vaccinazioni.
Tra le più avanzate e complete quella della Iata, Associazione Internazionale del Trasporto Aereo: è lo Iata Travel Pass, già adottato da alcune compagnie come Ethiad e Emirates.

Strategia: Come riaprire

La nuova governance del viaggio deve puntare sulla safe mobility, mentre albergatori e gestori devono poter contare su un piano di riapertura strutturato, con linee linee guida inequivocabili, protocolli sanitari sicuri e fruibili dagli ospiti, flessibilità su prenotazioni, rimborsi e cancellazioni.

 

Serve ripartire, in primo luogo dall’Italia.
Soprattutto, però
, serve l’elemento umano, perché senza la Human Energy, tutto il resto è inutile.